Urbanimal | 2019

URBANIMAL​ è un progetto artistico che riflette sullo spazio urbano ed espositivo contemporaneo inteso come organismo vivente.
Nei mesi di esposizione il Palazzo di Fondazione Masieri accoglierà – come un rifugio – le sensibilità di una selezione di artisti di fama internazionale sotto “l’impronta espositiva” silenziosa e vigile della città di Venezia. 
A partire dall’11 maggio la palazzina si trasformerà in un vero e proprio “ecosistema artistico” nel quale non solo lo spazio espositivo è parte integrante dell’elaborazione creativa, ma ne viene inglobato concettualmente anche l’ambiente circostante, persino su scala universale.
La sala al piano terra di Fondazione Masieri diverrà una vera e propria stanza ideale in cui lo studio sui riferimenti compositivi di Carlo Scarpa verrà indagato nella sua organicità e restituito al visitatore attraverso l’integrazione tra arti visive, design, architettura.


LE MOSTRE
Durante i mesi di esposizione la palazzina accoglierà al suo interno fenomeni di sviluppo del concetto di “ecologia dell’arte” ospitando le famose installazioni in plastica rigenerata di Cracking Art a emblema del progetto (maggio-novembre), le opere del provocatorio artista internazionale Robert Gligorov (maggio-agosto) e l’elogio del silicone nel design di Alessandro Ciffo (ottobre e novembre, in collaborazione con Venice Design Week 2019).

PARTNER URBANIMAL


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La scelta di porre i suricati del movimento italiano Cracking Art come simboli-sentinelle a guardia del Canal Grande per tutti i mesi di esposizione, rimanda proprio all’attenzione costante che la specificità veneziana richiede, spingendo passanti e fruitori a guardarsi attorno a propria volta, alzando istintivamente la soglia dell’attenzione nei confronti dell’ambiente circostante. I suricati rappresentano un esempio unico di comportamento e interazione all’interno del macro-mondo degli esseri viventi e in URBANIMAL suggeriscono il concetto di spazio ecologico nel quale le opere d’arte, gli oggetti di design, le installazioni convivono in maniera eterogenea con il delicato sistema ambientale.

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“BRAMA RENAISSANCE”
​Personale di ROBERT GLIGOROV 

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Come il serpente della statua “Gruppo del Laocoonte” alla quale l’opera è ispirata, la tecnologia – rappresentata dal tubo di metallo – stravolge profondamente la visione di noi stessi e del mondo circostante impedendoci di espandere l’abbraccio – seppur disperato – nei confronti dell’universo. 
Fuoriuscendo prepotente dalla fronte dell’uomo, zona deputata a ospitare il terzo occhio, il tubo blocca con inaudita violenza l’intuizione del tutto cosmico.  Secondo l’antica religione vedica indiana, Indra uccide il serpente cosmico Vritra liberando le acque e dando vita alla creazione.
Il gran sacerdote Laocoonte della statua classica, l’albero, non riesce a fronteggiare l’assalto dei serpenti marini. La sua compostezza, la sua presenza reale e assoluta sembrano incapaci di fare da monito all’assalimento dei moderni incubi (novelli cavalli di Troia) lasciando che i primi risultati della catastrofe ecologica globale bussino alle porte.
Robert Gligorov ha sempre realizzato opere con tematiche legate a vegetale, animale e umano considerandoli la grande triade. Essi rappresentano la trinità spazio-tempo-materia e si immergono in un sistema spaziale ambientale che è parte integrante dell’elaborazione artistica, tanto da assumere una connotazione sacrale.
Lo spazio scarpiano completa e accentua la percezione sensoriale pura e assoluta dell’opera intensificando l’attenzione verso elementi invisibili quali la luce, il tempo, il vuoto.
La video-performance dal titolo “La leggenda di Bobe” è simbolo dell’anima che sceglie la forma aerea per liberarsi nello spazio generando altro pensiero e altra vita marcando -in modo fragile e poetico- il legame connettivo primigenio tra le identità viventi (in questo caso uomo e animale).
Completano l’installazione due rappresentazioni di una realtà (vegetale/umana/animale) distorta, entro cui il sodalizio spazio-tempo-materia viene percepito attraverso la perdita del fuoco (sfocatura).
La sala del palazzo di Fondazione Masieri rappresenta una vera e propria “stanza ideale” nella quale i riferimenti compositivi spaziali sono restituiti al visitatore attraverso il plasma creativo potente e immaginifico dell’artista.


“UMBRA 5.1”
Personale di ALESSANDRO CIFFO
Colonna sonora dell’installazione a cura  del compositore Antonio Moretti (Vicenza)


VENICE ART NIGHT – 22/6/2019 L’evento nell’evento

Live music con Fabrizio Tavernelli Complesso