Alberto Vignazia alias PAPIBULLDOZER

Papibulldozer è un alter-ego. 
O forse Alberto Vignazia è l’alter-ego di Papibulldozer.
Papibulldozer è multimediale; si manifesta disegnato, illustrato, filmato, fotografato, fotovoltaico, costruito, riciclato, installato.
Figurativo, astratto o semplicemente citato pervade ogni media con il suo cinismo raccontando i paradossi contemporanei, individuali e collettivi.
Figurativo, astratto o semplicemente citato pervade ogni media con il suo cinismo raccontando i paradossi contemporanei, individuali e collettivi.
Papibulldozer è perfomer.
Papibulldozer si autostoricizza.
Alberto Vignazia no, è timido.
Frequentato (ma per una presa di posizione contro l’autorità costituita non laureato) il D.A.M.S di Torino, Alberto cerca la “sua strada” orientando lo sguardo ai margini della società, verso tutto ciò che non appare ma è ricco di sostanza e significato, verso ciò che è scomodo o si evita di guardare.
Determinante la nascita di Papibulldozer e del suo blog “cinema, arte, politica e parolacce. Non sempre in quest’ordine”, luogo/non luogo in cui Alberto finalmente può cominciare a esprimersi.

Insieme a Papibulldozer ha esposto: Passaggi a Nord-Ovest, Biella; CHIARI & geniali, Brescia; ARTEINGENUA, Milano e Roma; Chair and the Maiden Gallery, New York; Paratissima 11, Torino; Liquid Identity, Venezia.